Primavera: voglia di rinnovamento, di gite fuori porta, di aria nuova e di profumo di pulito nelle case!

Ma perché le pulizie di primavera, scrupolose e rituali ogni anno, sono dette pulizie di Pasqua?
I motivi originali sono di ordine religioso: durante Pesach (la nostra Pasqua) gli ebrei consumano pane non lievitato in memoria della fuga d’Egitto, così inattesa e improvvisa che non ci fu tempo nemmeno di far lievitare il pane. Per la stessa ragione, in questo periodo sono soliti pulire casa a fondo, eliminando ogni traccia di lievito. È un tempo che significa pulizia spirituale oltre che dello spazio casa e spesso viene effettuata da tutto il nucleo familiare, a sottolinearne l’unità.

Nel mondo cattolico la Pasqua da tempo coincide in Italia con la benedizione del parroco di casa in casa e ha tutt’altro significato, è rinnovamento e rinascita, momento per far spazio al nuovo.

Bene, dopo questa spiegazione storica tanto illuminante, la sostanza ahinoi non cambia, è il momento di prendersi cura di tutti quei piccoli lavoretti di pulizia che si lasciano indietro ogni volta ma possono fare la differenza, anche se a volte richiedono grande accuratezza. Vediamoli insieme, magari qualcuno davvero ti sfugge, non lo hai mai considerato prima o preferisci ignorarlo e speri davvero che non te lo metteremo in elenco. Sbagli, ma in effetti se non lo leggi fino alla fine, non potrai mai saperlo. Forza, allora, da questa parte, armandosi di pazienza.

1. Lo zoccolo e la dispensa

Non appena rimosso lo zoccolo di plastica da sotto la cucina, compaiono da sotto la cucina le ricette del medico lungamente cercate ora scadute, i giochini del gatto, briciole varie, varie ed eventuali dei bambini e chi più ne ha, più ne metta, oltre alla polvere e alla lanugine che ti aspetti di trovare. No, inutile inorridire, non fanno tutti come te che lo levi ogni volta che pulisci a terra: c’è chi non lo rimuove mai! Qualcuno prima o poi doveva dirtela, questa terribile verità! Dove non riesci a passare con la scopa, scegli lo spazzolone e il panno attira polvere e sarà molto più semplice infilarsi sotto i singoli moduli della cucina
Poi, visto che siamo già in cucina, ti consigliamo di mettere dei fogli di giornale sopra i mobili per proteggerli dalla polvere. Beh, già che stai svuotando tutta la dispensa, approfittane per controllare tutte le scadenze! E prima di rimettere tutto a posto ricordati di attaccare degli anti tarme nelle ante, d’estate la farina può fare brutti scherzi!

2. Lo zoccolo e la dispensa

Arredano con la sola presenza e garantiscono il riparo di alcuni angoli delicati per privacy o posizione, ma sono uno dei pochi elementi di casa che finiscono in lavatrice una volta l’anno, quando va bene. Per non rovinarle, in base alla lunghezza il consiglio è sempre di non esagerare, cicli delicati e possibilmente mai più di due tende per lavaggio. L’asciugatura all’aria è importante per non rovinare i tessuti, ancora più attenzione in fase di stiro: richiedono un ferro a vapore, importante un bel piano d’appoggio per stirare comodamente pezzi tanto grandi, magari con la caldaia del ferro comodamente riposta sotto l’asse.

3. I Battiscopa

Per quanto sia accurato il lavoro di aspirapolvere, nel passaggio ordinario il battiscopa è sempre il meno considerato, eppure vi si annida una quantità di polvere tale da far sembrare che in sua corrispondenza la tinta del muro sia persino più scura! Scopa, pazienza e ginocchia piegate! E già che ci sei vai attorno alle zampe dei mobili, con rigore scientifico e pulisci a fondo! Una volta tolta la polvere, un bel panno catturapolvere inumidito completa l’opera! Olio di gomito!

4. I Lampadari e gli specchi

Altro cruccio domestico non da poco, i lampadari! Anzitutto stacca la luce, poi armati di scala o scaleo ben stabili e inizia la fatica, togliendo la polvere innanzitutto. Poi con due cucchiai di aceto diluiti in un litro di acqua calda, procedi a lavare la parte in cristallo o vetro, avendo cura di strizzare il panno in una bacinella, per non spalmare lo sporco ma accertarsi di pulire davvero a fondo. Per le parti in tessuto, basterà un panno acchiappa polvere, come quello passato sotto la cucina.

Per gli specchi stesse accortezze ma preferisci l’alcol all’aceto e super tip: usa la carta di giornale, nessuna slumacatura o segno quando il vetro si asciugherà!

5. Cambio biancheria stagionale

Basta piumone, avanti piumino leggero! Sì, però quando torna dalla lavanderia, dove lo metto, che la protezione in plastica si rompe subito? Scegli contenitori capienti, dotati di ruote e di cui tu possa facilmente individuare il contenuto, ai primi freddi. Molto importante che siano dotati di coperchio e conservino le tue coperte al riparo dalla polvere e soprattutto dalle tarme e altri antipatici inquilini che possano cibarsi dei tessuti in questione! Qui il suggerimento è metterli sottovuoto prima di riporli, senza però fare l’errore di pensare che possa bastare il sacco in plastica senza aria: impilare ordinatamente diventerebbe impossibile!

Davvero avevi pensato a tutti e cinque i punti che ti proponiamo?
Siamo pronti a scommettere che il cambio dell’armadio fosse tra le tue priorità, mentre il battiscopa lo vediamo quotato molto male!

Ti vengono in mente altre pulizie di primavera o vuoi raccontarci come le fai tu? Diccelo nei commenti!